mercoledì, dicembre 19, 2007

BORN TO PLAY battle report

Torneo indoor
Bologna 15-16 Dicembre

Eccomi qua come al solito, sono il Panda e vi raccontero' le gesta dei miei girini al torneo di Bologna il 15-16 dicembre. Dunque tutto e' cominciato...
...ehm...
Okok, in realta' sono Stefano e quel pigrone del Panda mi ha chiesto di compilare il battle report per Bologna.
Dunque tutto e' cominciato con il ritrovo dall'omone svolazzante in piazzale della vittoria, anche se per quel che mi riguarda la Lia mi ha gentilmente scarrozzato fino a Bologna. Nonostante le indicazioni fossero chiarissime e l'ausilio degli indigeni siamo riusciti a perderci per ben due volte nella desolata "interland" bolognese, finendo in un parcheggio che definirlo "bronx" era un complimento. A questo punto ho dovuto evocare il Panda per farci spiegare la strada e fra la Lia che chiedeva ad una indigena e il Panda che chiedeva info a Roby su dove erano siamo riusciti a raggiungere le strutture.
Alla Record c'era l'agoniato bar per il sambucone mattutino (schifato da tutti... ragazzi non sapete la bonta' del suddetto luquido prima di una partita! Ridona lucidita' allo spirito e rifornisce il fisico degli zuccheri necessari. Il Verga ne consigliava l'assunzione periodica e persino il Dante ne osannava le doti benefiche nei suoi versi "tanto gentil e onesta pare") e la selva di caffe' atte a svegliarci.
A questo punto Cpt. Roby, Gigi, Prof, (t)Umo ed io ci rechiamo verso le strutture del Palacus, dove ci aspettava il torneo cadetti.
Devo dire che l'atmosfera era leggermente diversa dal torneo di Milano (e probabilmente dalla categoria PRO, alla Record): il vociare era alto, i tiri poco precisi (a spese delle coppe dei passanti) e la gente con molta voglia di correre.
Effettuati preparativi fisici e mentali (un grazie a Roby che ci ha saputo infondere sicurezza e lucidita') giochiamo le prime due partite con la giusta carica e, nonostante il "solito" schema cani-portatori riusciamo a strappare la vittoria agli avversari.
La terza partita, contro Ferrara, frena un po' i nostri entusiasmi: i loro giocatori correvano veloci e saltavano alto, rendendo vana la nostra tattica. Una buona strigliata da parte del capitano e via a giocare la quarta partita che ci vede di nuovo sulla cresta dell'onda.
Da quel punto in poi i girini si fiaccano un po': l'assenza di cambi e le condizioni fisiche precarie rende poco lucidi i nostri eroi che faticano a stare al passo degli avversari perdendo cosi' le ultime due partite della giornata.
Anche ai PRO non va meglio, ci arrivano notizie frammentarie delle loro sconfitte e, durante una pausa nella giornata, si presentano da noi alcuni di loro fra cui la Chiara che, alla mia domanda su come stesse andando e se fosse stanca mi risponde a monosillabi con gli occhi sgranati.
La sera vede l'arrivo di Simo e Cris e la partenza del Prof; dopo la doccia (fredda... spero che i PRO abbiano avuto piu' fortuna di noi... uno dei sacrosanti diritti del giocatore di Ultimate e' la doccia calda a fine giornata) giunge l'ora del party notturno con conseguente mangiata. Forse a causa della estrema lentezza del cibo, della stanchezza e della birra a 2 euri il vostro Stefano preferito si fiacca fin da subito con sei birrozze cadendo in stato catatonico durante il party, abbioccato sulla sedia, tramortito dalla opinabile musica del DJ. Ho vaghi ricordi di Cris che mi pungolva per vedere se ero ancora vivo e di un paio di individui che si dimenavano in pista con delle lenzuola addosso, di cui uno con un animale impagliato in testa. Decidendo che poteva essere sufficiente mi alzo a fatica e raggiungo il mio lettuccio addormentandomi in 2 secondi nonostante il frastuono della festa, 3 metri e due teli di plastica pesante piu' in la'.
Mi sveglio alla mattina di domenica tutto dolorante con (t)Umo che russa modello coccodrillo (ancora adesso mi stupisco di quanto rumore possa generare un corpo cosi' piccolo) e alle 7.30 mi si presenta l'ingrato compito di svegliare i 45 giri. "Con pianti e stridor di denti" ci rechiamo alla Record dove, ancora una volta, l'organizzazione cazza in pieno: il giorno prima ci avevano fatto saltare una partita per farcela giocare alle 8.30 del giorno dopo. Fatto sta che alla fine abbiamo giocato alle 9.30-10 (non ricordo) per poi doverci rispostare al Palacus e in seguito ri-ri-andare alla Record per le due partite finali.
Ad ogni modo l'arrivo alla Record non e' dei piu' felici, al di la' del freddo birino e i campi da tennis innevati (il contrasto fra la terra rossa e il bianco della neve rendeva tutto molto suggestivo... peccato che insonnolito, infreddolito, dolorante e incazzatereccio com'ero la prima frase che mi e' passata per la testa non sia riportabile in queste righe) scopriamo con nostro dolore che il bar interno era chiuso e quindi... niente caffe! Dopo alcune scene di panico (gente che si incideva gli avambracci per stare sveglia e via discorrendo) arrivano a rinquorarci Jack e la Fra che, assieme a Simo, costituivano il 5° e 6° giocatore per i cadetti e la seconda, fondamentale, ragazza per i PRO (questo perche' la Lia si era infortunata durante la prima giornata).
Cominciano i dolorosi riscaldamenti senza aver mangiato (la colazione era prevista per le 10...) e alla fine ci ritroviamo a giocare contro Viareggio, i cadetti faticano a ritrovare la forma e la lucidita' necessarie e ce le danno di santa ragione (merito anche di alcuni giocatori tutt'altro che "cadetti" fra le loro fila). A fine partita il bar apre i battenti e riusciamo a rinfocillarci a dovere (e altro sambucone per il sottoscritto) per affrontare la seconda partita verso il CUSB 1. I cadetti stanno ingranando lentamente, riusciamo a fare dei bei passaggi e delle belle azioni ma ancora una volta non riusciamo a strappare la vittoria ai nostri avversari (peraltro tutti 20enni e in piena forma fisica).
Il ritorno alla Record ci riporta sulla retta via: la partita contro il CUSB 2 va via liscia come l'olio nonostante alcune azioni non proprio da manuale e l'ultima, per il 5° e 6° posto, ci vede in vantaggio su Padova per via della loro presenza quasi completamente al femminile. Non per questo ce la prendiamo comoda e nonostante tutto non risulta una partita facile: nonostante il risultato di 4 a 1 (forse la partita con meno punti che abbia mai visto) ci troviamo costretti a giocare tutte le mete fino allo stremo.
Il fischio finale e' una liberazione per molti di noi e assieme ci rechiamo esausti negli spogliatoi dove gli scherzoni fra compagni di squadra regnano sovrani (qualcuno dovrebbe spiegare agli ingegneri che costruiscono strutture di quel tipo che i rubinetti per lavare i pavimenti, specialmente se forniti solo di acqua fredda, vanno messi FUORI dagli spogliatoi).
In seguito ci mettiamo tutti tranquilli a mangiare e a guardare la parte restante del torneo durante il quale il Panda viene aggredito dalla sindrome "molestius-tremens" frisbando sui reni dei propri compagni di squadra. Questo lo portera' ad una affinita' sempre maggiore con l'animale da cui prende il nome finendo anche lui fra le specie in via di estinzione.

Queste le fila dei Cadetti:
Cpt. Roby
Gigi
(T)umo
Prof
Jack
Simo
Ste

Queste le fila dei PRO:
Cpt. Panda
Mara
Rast-1
Diego
Lorenz
Lia
Chiara
Francesca

I risultati della Cadetti

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