mercoledì, febbraio 13, 2008

CarnevUltimate Viareggio 8-9-10/02/08

Visto che mi spetta (l'in)grato compito di stilare il Battle Report mi accingo, lesto, a descrivervi le 2 giornate di sabato e domenica 9-10 febbraio 2008 in quel di Viareggio.
Tutto e' comincio' (©Ste) circa un mese e mezzo fa, con il fatidico arrivo della mail di partecipazione per il CarnevalUltimate di Viareggio dove qualcuno disse: "Raga, facciamoci il costume anche noi!" e dopo un coro di "Si" entusiasti e circa 3000 proposte (un grazie al Simo per il BEL-LIS-SI-MO video anni '80) la cosa spiaggio' modello orca in fin di vita in quello che, ormai ho imparato, e' il puro stile 45 Giri (che, per altro, si adatta perfettamente al MIO stile).
Si arriva cosi' ai 3 giorni antecedenti la competizione, quando il costume non era ancora stato scelto e l'aria odorava di cazzeggio; finalmente la Lia prende il disco in mano e dopo un paio di finte mi fa un "inside-out" per Simo in meta e fanno punto, decidendo una volta per tutte di vestirci da panda (l'animale, non l'uomo) e preoccupandosi dei cappellini e delle magliette.
Grazie ragazzi.

Nonostante il rischio di partire in 9 con 9 auto si fosse affacciato alla finestra come gli zombie nell'Alba dei Morti Viventi, riusciamo a contenerne l'avanzata a colpi di fucile a canne mozze riuscendo a partire in 9+1 con appena 4 auto: Simo si sacrifichera' partendo da solo per andare a recuperare magliette e cappellini in quel di Bologna e la Frava con Gianni in auto assieme. Al ritrovo nel solito parcheggio del casello autostradale di Forli' ci presentiamo io, la Lia, il Paolo, il Luigi, l'Andrea, la Valentina, la Mara e il cane-formichiere Martina. Tutti belli carichi e incazzati al punto giusto... faceva eccezione il sottoscritto che per problemi di articolazioni presagiva un weekend all'insegna del dolore e della paura di infortuni ben piu' gravi.
Fatto sta che ci si imbarca in macchina, io seduto dietro e la Martina seduta su di me fino alla prima stazione di servizio dove si fa tappa per una cena frugale, il caffe' e le schifezze di rito (dev'esserci qualcosa negli autogrill che attira l'essere umano... a me PIACE fermarmi agli autogrill, nonostante l'atmosfera da "barbons", il caffe' acquoso, i panini stantii, i prezzi alti, i cessi luridi, le cameriere che paiono uscite da un film di Rob Zombie e rischio pula e/o furti... ma ancora non ho capito cos'e' che fa fermare l'essere umano in quei posti indecenti) facendo tappa, dicevo, riesco a liberarmi di 25Kg di cane e mi siedo davanti, smanettando con l'Ipod del Panda e riaccendendo la vecchia diatriba (Linux Vs Mac) Vs Microsoft.

L'arrivo ai bungalow vede protagonisti i due navigatori (mio e del Panda) che, segnando 2 percorsi diversi, portano Mr. Panda a sbagliare strada un paio di volte e finalmente, dopo il checkin dove troviamo alcuni dei Frasba armati tanto per cambiare di canna (da pesca, ovvio), ci riuniamo all'altra auto.
In bungalow dove si alloggiava erano carini e a modo loro accoglienti, non fosse stato per il fatto che erano progettati per l'estate e avevano un'escursione termica paurosa: stando in piedi sentivi bollirti in faccia e nello stesso tempo rischiavi l'amputazione di 2-3 dita dei piedi per il congelamento alle appendici inferiori. Passiamo comunque la notte a frisbare in mezzo alla pineta con la Lia che, entusiasmata dai lanci prodigiosi dei 45 e forte dell'illuminazione a giorno, decide di provare una presa estrema di labbro.
Verso le 3 di mattina decidiamo che il cazzeggio e le biotisane potevano essere sufficenti per quella notte e ci rechiamo nei nostri lettucci caldi.

Alla Frava viene squarciata la tenda (che si era portata dietro).

Il mattino dopo Mr. Panda ha la geniale idea di fermarsi ad un forno di vecchia conoscenza 45 Giri dove ci riforniamo di padine superunte e superfarcite capaci di far venire il mal di pancia anche al piu' strafatto degli sballoni e ci rechiamo al campo di gioco.
Inutile dire che abbiamo beccato due delle giornate piu' belle degli ultimi tempi, con un bel sole e temperature da inizi primavera e, nonostante l'aspetto e le mie paure, il campo era tutto sommato in buone condizioni e lo e' rimasto per tutti e due i giorni di gare.

Si inizia nel solito modo dei 45 Giri, le prime tre partite veniamo asfaltati e le imprecazioni dump-avano di giocatore in giocatore.

Al quarto match sfoderiamo le unghie, consapevoli anche che era l'ultima partita della giornata e riusciamo a strappare un bel risultato contro i nuovi U.V.A. (Ultimate Valle d'Aosta) memorabili per alcuni loro giocatori in evidente debito di ossigeno (avendo giocato in 7 tutta la prima giornata non avevano tutti i torti) che imploravano letteralmente i nostri giocatori a starsene fermi e non correre troppo.
La beffa organizzativa ci arriva fra capo e collo durante il cerchio finale, alle 7 di sera: c'e' da giocare subito un'ulteriore partita, di spareggio, contro i Frasba che non vogliono rimandare al giorno dopo per non doversi svegliare troppo presto. Purtoppo il morale cade sotto le scarpe e, deboli di un uomo (anzi, di una donna) fra le riserve arranchiamo verso la fine, gelati dalle temperature polari e ancora affaticati dalla partita precedente. Perdiamo, ma con onore, urlando a ogni Pull e riuscendo a strappare piu' di una meta ai numerosi e piu' freschi Frasba.

Cala la notte, qualcuno si doccia negli spogliatoi del campo sportivo ma noi 4 del bungalow 58 (io, Simo, Mara e Mr.Panda) duri a cedere alle tentazioni della doccia calda e fedeli allo spirito dell'Ultimate ci rechiamo nel campeggio dove il piccolo boiler viene spremuto come un limone. Il sottoscritto pur di non darla vinta alla 57 ("ve lo avevamo detto noi" e gne gne gne...) si fa la doccia semifredda (praticamente cadevano tartufi bianchi, ricoperti di cocco) e perde gli ultimi gradi di calore che ancora gli restavano. Tremando visibilmente vago alla ricerca del telecomando del termoconvettore per fargli sputare qualche decina di gradi in piu' e finalmente mi vesto. Circa 45 minuti dopo riacquisto abbastanza calore corporeo per potermi muovere in maniera coordinata e raggiungo gli altri che si stanno truccando per il carnevale.

In macchina per andare a mangiare, "convenzionati" con il torneo, esce la domanda:
"Ciccio fra 10 minuti han detto che chiudono la cucina, noi saremo la' fra 8 minuti: hai preso su i buoni pasto?"
"No, credevo li avessi presi tu."
"No dai non scherzare"
"No TU non scherzare!"

In pratica rischiamo di non mangiare, io ero gia' in posizione di attacco verso la gola di qualcuno che potesse anche solo lontanamente assomigliare ad un cosciotto di pollo; ma tant'e' che i viareggini si dimostrano buoni d'animo (e attaccati alla vita) e ci danno altri buoni pasto.

Durante la cena scatta il delirio foto con i costumini da panda, raggiungendo una media di 3.5 foto al secondo e nel dopo cena scatta il delirio Carnevale di Viareggio, di cui riusciamo a vedere solo la festa del Rione Verde dove credo che i sobri si contassero sulla punta delle dita (...di Bem! Ricordate?). Noi 45, forti di un Gigi capo-trenino ("Gigi davanti e dietro tutti quanti"), ci spingiamo fino al limitare della festa e torniamo indietro, facendo una rapida quanto dolorosa incursione nell'affollatissima piazza principale dove fra spintoni e pestoni mi pareva di stare al Rock Planet dei vecchi tempi, quando alle 4 di mattina scattava il pogo-massacro e i buttafuori si voltavano dall'altra parte perche' troppo impressionabili.
Comunque sia riusciamo a riguadagnare la liberta' (stranamente sobri) e raggiungiamo il Prof che se la dormiva in macchina svegliandolo con la delicatezza solita dei 45 Giri...

La mattina dopo mi sveglio di soprassalto sentendo dei rumori in cucina. Mi alzo, ascolto meglio, sento rumore di scatarramento e pigolìo di articolazioni legnose e mi dico: "cazzo non abbiam chiuso la porta, un barbone e' entrato da noi e ha passato la notte qua". Mi armo di calzettoni e mutande del giorno prima, pronto ad affrontare la minaccia e apro di scatto la porta.
Vedo il Panda in pantaloncini e felpa che vagabonda in cucina, trascinato dalla Martina. Mi aggingo ad alzare la mia arma e colpirlo forte, poi ci ripenso e lo saluto citando Alien2: "Cribbio Panda, ti vedo per come mi sento" rendendomi conto, una volta passata l'adrenalina, che parte del cigolìo che sentivo veniva da circa tre quarti delle mie articolazioni.
L'altro bungalow era gia' sveglio da un pezzo ed era gia' andato a far colazione (e neanche una pasta di han portato... sti bastardi!). Noi ci vestiamo e saliamo in auto verso la seconda e ultima giornata di Ultimate.









La Mossa Carra'(©Vally)



La giornata si rivela essere ben piu' leggera del giorno precedente: decidiamo di giocare la partita contro la squadra Pickup (vinta comunque a tavolino) in maniera easy, mischiando i giocatori e, di seguito, un'ulteriore partita contro gli U.V.A. Partita che si rivela piu' difficile del previsto, loro avevano giocatori nuovi e noi l'avevamo presa sottogamba (io, per lo meno). Ma tempo di riaffilare un po' unghie e bordi del disco e di riscaldare le articolazioni e i 45 Giri prendono il largo, vincendo 8 a 3.
La terza e ultima partita ci vede contro i padroni di casa che individuano subito i nostri punti deboli e ci rifilano quelle mete di stacco che non riusciamo a recuperare.
45 Giri finiti al 6° posto, doccia calda e via verso casa, che non sara' tanto roseo per il povero Gigi che si accorgera' di aver perso le chiavi della macchina, rimasta a Forli', in questi 2 giorni di Ultimate.


Ad ogni modo al ritorno Simo, Lia, Vally, Prof, Gigi ed io ci fermiamo a Barberino per mangiare la famosa fiorentina. Il sottoscritto da mostra della propria impazienza alimentare criticando i muggiti che ancora la carne emetteva quando la si tagliava e il Prof da mostra, al contrario, di aver accumulato con gli anni esperienza da vero gentleman scegliendo, annusando e degustando in maniera impeccabile il vino.

Alla fine della cena gli sguardi correvano di viso in viso e la domanda, muta, era la stessa: "come faremo ad alzarci?"


4 commenti:

Panda ha detto...

Grazie Girini per il bellissimo spirito mostrato al torneo, so che non era facile e che il vostro capitan Panda è molto esigente ma avete dato tutti prova al momento buono di tirare fuori gli artigli !
Quindi scusate le sclerate in campo e preparatevi ad una ricca stagione di tornei !
besos

8 ha detto...

i pandagirini... i più belli..
GRAZIE!

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie

Anonimo ha detto...

imparato molto